lunedì 3 marzo 2014

La città del commercio


….Il bazar dove osta sahib mi aveva detto di andare si chiamava Liaquat Bazar ed era in centro…
  
Un bazar è un'area dedicata al commercio, costituita da un insieme di vie e larghi in cui s'affacciano numerosi negozi. Originariamente significava "il posto dei prezzi" e in Arabia prende il nome di “Suq”. E’ in Medio Oriente - in Turchia, in Afghanistan, in Iran ma anche in Egitto - che troviamo il bazar per antonomasia.
Tra i bazar più conosciuti e maggiormente visitati abbiamo:

Il Bazar di Tabriz ,dell’omonima città, uno dei principali luoghi di commercio del Medio Oriente, che è situato lungo la storica Via della seta, ed è il più grande bazar coperto al mondo e che probabilmente risale a circa 1000 anni fa.
Comprende circa 35 km di passaggi coperti, più di 7000 negozi, 24 caravanserragli e 28 moschee. L'attività principale è la lavorazione dei tappeti, ma anche quella degli argenti e dei gioielli.
Il Bazar di Khân el-Khalilî, il principale suq del Cairo vecchio e una delle principali attrazioni turistiche, che a causa delle sue grandi dimensioni è il secondo mercato più grande dell'intero Vicino Oriente. Offre tessuti, pelli, vivande, spezie, gioielli tradizionali e profumi per i quali occorre comunque a lungo trattare, secondo un costume diffuso in tutto il mondo islamico. Vi sono anche numerosi caffè, ristoranti per tutti i livelli di spesa, botteghe e carrettini in cui si vende il cibo tradizionale egiziano.Troviamo anche la popolarissima moschea di al-Husayn e l'Università-Moschea di al-Azhar.
Il Grande Bazar d'Istanbul, il più grande bazar del mondo.
Il Bazar è sempre affollato e pieno di turisti per l'intero orario di apertura. Si vende ogni genere di spezie, tessuti e dolci, e si possono trovare anche botteghe artigiane, come ad esempio quella del calzolaio.

Rebecca G.

11 commenti:

  1. Post molto interessante, che spiega come vengono chiamate le aree dedicate al commercio nel Medio Oriente. Avendo visitato il Grande Bazar d'Istanbul posso testimoniare che le sue dimensioni sono notevoli. Tanto grande quanto pieno di gente, che vende, compra e commercia beni di ogni genere. Le condizioni igieniche di questi luoghi sono spaventose. Inoltre la precarietà di alcune bancarelle ci fa capire come questi popoli vogliono emergere dal punto di vista economico, ma che a causa delle loro condizioni di povertà non ci riescano.
    Lisa T.

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  2. Il bazar è stupendo. È un posto con pregi e difetti, ma pensandoci, molte persone li si ritrovano, parlano, scherzano e stanno in allegria. È un modo come un altro di portare un sorriso sul viso di qualcuno. Di sicuro, è un luogo dove si raggruppano molte persone che magari si trattano un po meglio delle persone al supermercato.

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  3. Post molto carino e interessante dal punto di vista di questa "tradizione" delle popolazioni principalmente di Medio e Vicino Oriente: il bazar appunto, che raggruppa centinaia e centinaia di attività differenti e persone di tutte le etnie e origini.
    Come funzione è probabilmente paragonabile al nostro Centro Commerciale. Ovviamente i prodotti in vendita sono diversi: nel bazar troviamo spezie, pelli, gioielli, mentre all'interno dei moderni Centri Commerciali si trovano vestiti all'ultima moda, occhiali, orologi, scarpe di marca...insomma, frutto dello sviluppo della società e della globalizzazione.
    Il bazar non è tutto questo, è un enorme e semplice punto di commercio/incontro che senza bisogno di pubblicità diventa "il posto dei prezzi".

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  5. Brava, molto interessante questo post nel quale spieghi chiaramente e con poche parole cos'è effettivamente un "bazar" e cosa possiamo trovare come elementi tipici; concordo poi con Rebecca Giacon riguardo al paragone con un centro commerciale presente da noi in Occidente.
    Giada M.

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  6. Interessante questo post! Fino ad ora non sapevo precisamente cosa fosse un Bazar, ma ora ho capito grazie al tuo post. è interessante sapere come nei paesi orientali vengano venduti i prodotti tipici, come tappeti o spezie, in modo differente dai paesi occidentali. A mio parere questo è un modo più bello (se cosi possiamo dire) di vendere i prodotti e che può diventare, oltre a un luogo di commercio, anche un punto di ritrovo e incontro.
    Cecilia B.

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  7. Post molto interessante!
    E' divertente leggere questi tipi di testi perchè persone come noi, che vengono tutti da paesi diversi si divertono a conoscere nuove culture,tradizioni...soprattutto con tutti questi nomi stranieri che mano a mano che li leggi di appassionano e ti incuriosiscono sempre di più.

    Esther Quainoo

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  8. Molto interessante questo post!
    é bello vedere come il bazar descrive la cultura dei popoli del medio oriente, vendendo prodotti tipici e altro. Qui in Occidente i mercati sono molto diversi dal bazar, oltre ad essere più piccoli, a mio parere non vendono molti prodotti tipici del paese in cui si svolgono, ma prodotti che si possono trovare ovunque.

    Francesca Rossi

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. Interessante il post di Rebecca. In effetti il Bazar potrebbe essere paragonato ad un nostro mercato, la differenza però, sta nel fatto che mentre nel bazar la maggior parte della merce venduta è tipica del posto, qui da noi quando si legge l’etichetta di un prodotto si trova scritto “made in china”, ad esempio. A causa della globalizzazione il mondo è oramai un unico mercato e difficilmente si trovano prodotti tipici del paese in cui ci si trova, soprattutto se il paese in questione è uno dei più sviluppati. Nei paesi in via di sviluppo, invece ci sono i bazar dove si possono trovare prodotti tipici e assaporare le bellezze di un Paese, che anche se non è per forza pieno di centri commerciali, ha i suoi pregi.
    Veronica L.

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  11. Il bazar è un luogo di ritrovo per tutti. Ci sono bancarelle più o meno grandi e dipendono dalla ricchezza dei proprietari. Enaiatollah aveva un piccolo scatolone dove vendeva degli oggetti. Il bazar è anche, per i borsaioli, un modo per trovare qualcosa da rubare. Giorgia T.

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