martedì 25 marzo 2014

Emozioni di un rincontro






Ci parlavamo per la prima volta dopo otto anni, otto, e quel sale e quei sospiri erano tutto quello che un figlio e una madre possono dirsi, dopo tanto tempo.”

Le presenze, quante volte le abbiamo date per scontate? Quante volte ci siamo ritrovati con le lacrime agli occhi e i «mi manchi» sussurrati fra le labbra?
Ci siamo resi conto del tempo che passava, che quelle persone per noi essenziali sono state sostituite da altre, ci siamo resi conto che, essenziali, non lo erano più. Ma come si fa a voltare le spalle a chi torna? Come si fa a far finta di nulla quando, dentro di te, ogni fibra muore? Trovare il sangue freddo per guardare negli occhi una persona e dirle «Non ho bisogno di te.»?
È impossibile diventare freddi; il cuore ti si scalda, le membra si sciolgono, solitamente le lacrime ti percorrono il viso, arrossandolo. Ci si sente vicini seppur ancora distanti, distanti dopo un periodo di gelo, corto o lungo che sia. Ci si prende per mano, ci si scruta, guardandosi negli occhi, cercando quella parte di te che avevi lasciato nell'altro, sperando di trovarti gelosamente custodito nel cuore. Ma ciò che più speri di trovare è l'altro: cosa avrà fatto il tempo? Il tempo che passa è una bestia; ci scalfisce, ci tormenta, crea lacune immense, difficili da colmare; inesorabilmente ci cambia e saresti pronti ad accettare ciò? Ad accettare che una persona, prima così simile a te, ora ti contraddica anche nelle piccole cose? Potresti mai rassegnarti?
Il ritrovarsi non sempre è una piacevole azione, potresti scoprirti deluso e ferito di una ferita ancor più vasta e profonda, nostalgico verso l'ignoranza che prima ti avvaleva, nostalgico verso il ricordo, ricordo ora sfumato, sovrastato da quell'impellente verità: la persona che hai accanto non è più la stessa.
E tu te ne vai con lei,  puoi decidere se parlarle a quattr'occhi, con un caffè sotto il naso e la musica di un bar scadente in sottofondo, parlarle e recuperare i giorni persi, parlare e tentare di aggrapparti a quel poco che resta di voi. Oppure puoi far finta di nulla, essere scostante e indifferente, fermarti ai convenevoli e riprendere la tua strada, camminarle lontano, senza mai voltarti, iniziare a correre e soffocare quel «ti voglio bene» incastrato fra il petto e la bocca. Mettere l'orgoglio davanti a tutto, davanti a se stessi, e pentirsi per il resto della vita.

Marika M.

8 commenti:

  1. Bellissimo post Marika, davvero. A chi non è mai capitato di rincontrare una persona dopo tanti anni? Il momento dell'incontro è ricco di emozioni:sorpresa, perchè non sai se la persona è cambiata, nostalgia dei vecchi tempi, gioia di rincontrarla, agitazione e tanta felicità. E' strano però perchè prima di quel fatidico momento si è agitatissimi, nervosi ma dopo il saluto si inizia a parlare e tutto torna "normale" come se tu e quella persona non vi foste mai allontanati nemmeno per un solo istante, come se stesse continuando un discorso incominciato tempo fa. Ma questo genere di incontro forse avviene con le persone alle quali si è voluto davvero bene, quelle persone che ti hanno fatto stare bene, quelle persone che sono degne di avere un nome nella tua vita: amico. E solo i veri amici ritornano, loro non ti lasceranno mai, verranno sempre a cercarti per stare di nuovo con te e saranno sempre pronti per un tuo ritorno.

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    1. Bel post Marika.
      Io posso parlare in prima persona sul rincontrare delle persone, ho delle amiche che abitano distanti però il nostro legame in un certo senso è ancora più forte.
      Ogni volta che gli scrivo è diverso che scrivere a delle amiche che vedo sempre. Comunque il mio caso è diverso di quello di Enaitollah.
      Concordo con il commento di Rebecca, l'emozioni che si provano sono agitazione nel rivedere la persona, sorpresa ma sopratutto anche l'attesa di aspettare quel momento dove la lancetta dei secondi non si muove più, ma che poi tutto d'un tratto inizia a rigirare quando ci si vede.


      Francesca Rossi

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  2. Le presenze degli amici o delle altre persone fanno parte della nostra vita e seppur lontani sono sempre importanti. Secondo me l'allontanamento contribuisce a rendere un legame molto più forte e unito. Ed è in questi momenti che ci si accorge di quelle piccole ma importanti presenze che ci affiancavano nei momenti più difficili ecc...
    Ma quello che voglio dire è che le vere amicizie durano per sempre e nel momento dell'incontro avviene un piccolo flashback in cui si rammentano i momenti indimenticabili trascorsi con la persona e si prova una forte emozione, un misto di paura, nostalgia, agitazione, impazienza, gioia e tanta felicità.
    Anna F.

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  3. Brava Marika! Il tuo post è veramente molto bello. E' proprio vero: incontrare una persona che non si vede da tanto tempo è sempre un'emozione forte. Improvvisamente ci si ricorda di tutto ciò che si ha provato quando si stava assieme. Le risate, gli scherzi, i pianti, gl'immancabili litigi. Non importa se si rincontra una persona cara, magari un vecchio amore non ancora dimenticato del tutto o una che ha suo tempo si ha odiato con tutte le forze e che è l'ultima persona che si desidera incontrare, i ricordi affiorano sempre e ci lasciano con un sorriso o con una lacrima di nostalgia.

    Rebecca S.

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  4. Bellissimo post Marika, davvero profondo e sincero. A tutti è sicuramente capitato almeno una volta di dover lasciare una persona cara. E di ritrovarla dopo tanto tempo con una serie si emozioni contrastanti dentro di sé che lottano per uscire. Felicità di rivedersi, nostalgia dei momenti trascorsi insieme, belli e brutti, rabbia nei confronti del tempo e della distanza che hanno fatto si che il cammino di due persone si dividesse, incidendo i loro effetti sulla relazione. Dunque è proprio vero che, l'importanza di una persona, la si percepisce solo dopo averla persa. Comunque personalmente penso che, se un rapporto è davvero sincero, tempo e distanza possano solo contribuire ad aumentarne la solidità.
    Lucia Niorettini

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  5. Veramente un bellissimo post, emozionante e toccante. L'emozione nel ritrovare una persona cara o semplicemente una persona con la quale hai condiviso anche solo brevi esperienze nella tua vita è incredibile. Riaffiorano i ricordi come fiori a primavera e in quell'istante ci si estranea da tutto ciò che ci circonda, solo pensieri dei momenti passati riescono ad occupare la mente.
    Comunque penso che nonostante il tempo e la distanza, come appena affermato da Lucia, un rapporto può tranquillamente continuare se non rafforzarsi ancora di più. Se pensiamo poi che al giorno d'oggi esistono social network e cellulari, qualsiasi distanza non è che un semplice numero.

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  6. Marika, come ti ho detto molte volte, il tuo modo di scrivere è sempre affascinante e avvincente, quando leggo ciò che scrivi non riesco a togliere gli occhi dalle parole , come se ogni termine mi coinvolgesse nella lettura.
    Ritornando a ciò che hai scritto penso che un incontro possa essere positivo o negativo, anche secondo me non sono la quantità delle parole a esprimere la mancanza, ma sono gli sguardi, i sospiri, i sorrisi e le lacrime. Ed è per questo che i sospiri tra Enaiatollah e sua mamma erano tutto ciò che potevano dirsi, quei sospiri avevano eliminato la distanza che c'era tra loro, semplicemente dei sospiri.
    Lisa t.

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