sabato 22 marzo 2014

Olimpiadi di Atene 2004. "Citius, Altius, Fortius"


"Così, in giro per la città, c'era la fame di manovali in nero nei cui confronti, per fare bella figura con il mondo, anche la polizia aveva un occhio di riguardo, credo."

A partire dal 776 a.C. nell'Antica Grecia si tennero, con il nome di "Giochi Olimpici", dei giochi sportivi in onore del dio Zeus.
Durante questi giochi anche le guerre e qualsiasi tipo di attività militare venivano sospese. Chiunque non rispettava questa 'tregua', veniva espulso dalle Olimpiadi di quell'anno e da quelle successive.
Ai giochi non era permessa la partecipazione delle donne e per verificare che ciò fosse rispettato, gli atleti dovevano gareggiare nudi.
Le Olimpiadi avevano una fondamentale importanza nella vita pubblica greca e il loro scopo principale era quello di unire la popolazione e di rendere più forte il senso di "patria comune". Purtroppo il senso ed il fine di tali giochi nel tempo è molto cambiato. Attualmente le Olimpiadi rivestono soprattutto un interesse economico e politico, più che sportivo, religioso e di unione del popolo, come era alle origini.
Oggigiorno però non vale più la celebre frase: «L'importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene.» (Pierre de Coubertin, citando il vescovo Ethelbert Talbot).
Al contrario, numerosi sono stati i casi verificatisi anche nelle diverse Olimpiadi, di atleti che, per aumentare le prestazioni hanno utilizzato sistemi illegali (sostanze dopanti vietate dal regolamento, o altro) andando a snaturare il senso originale delle Olimpiadi stesse. Il motivo di tutto ciò è che a nessuno interessa più partecipare solo per il gusto di farlo, ma si   gareggia  per il desiderio di vincere un premio (con relativi contratti degli sponsor) per diventare "famosi", per essere ricordati ed osannati. I Giochi della XXVIII Olimpiade (Αγώνες της XXVIIΙ Ολυμπιάδας) si sono svolti, per la seconda volta nell'età moderna (dopo la 1ª olimpiade del 1896) ad Atene dal 13 al 29 agosto 2004. Dopo la delusione del 1996, Atene, al ballottaggio con Roma, Città del Capo, Stoccolma e Buenos Aires è stata scelta per ospitare i giochi, prendendosi quindi una rivincita.
Questa scelta in seguito è stata da molti contestata, poiché parrebbe che in quegli anni la Grecia avesse alterato i conti e i bilanci annuali economici pur di far sì che i Giochi Olimpici ritornassero lì, dove tutto ebbe origine.
Però, per la prima volta dai Giochi della XXVI Olimpiade parteciparono tutte le nazioni con un Comitato Olimpico.
Il fatto di ospitare le Olimpiadi ha reso necessari tutta una serie di lavori di costruzione o adeguamento degli impianti sportivi per il perfezionamento del Villaggio Olimpico. 
A causa di una modifica dello stadio, c'è stato un ritardo dei lavori, che a meno di due mesi dall'inizio delle Olimpiadi, ha provocato l'ulteriore richiesta di manodopera lastminute e di conseguenza la necessità di servirsi di personale che veniva sfruttato (pagato in nero, senza alcuna assicurazione sul lavoro, utilizzo di minori come il protagonista del libro) e tutto ciò con la connivenza della polizia, che faceva finta di non vedere.
"Sono un'arma segreta i migranti di tanto in tanto."
Da reietti, quando serve, diventano risorse da utilizzare a piacimento.

Martina Sottani

6 commenti:

  1. Gli Olimpiadi sono un evento che mi ha sempre incuriosito: il fatto che un tempo si dovessero interrompere addirittura le guerre per queste gare sportive mi fa capire che valore importante avessero, non dal punto di vista economico ma quello religioso. Infatti un partecipante non gareggiava per ricevere un premio o rendere famoso il proprio nome ma per dimostrare le sue capacità e l'importanza del suo popolo.
    Oggi invece è vergognoso che ci siano persone che imbrogliano per riuscire a vincere e sleale nei confronti degli altri partecipanti. Ma un'altra cosa triste è lo sfruttamento dei migranti che vengono impiegati nei lavori senza un'assicurazione, quindi senza sicurezza e che vengano pagati in nero. Spero che un giorno gli Olimpiadi tornino ad essere quelli di una volta.
    Anna F.

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  2. Le Olimpiadi erano, sono e saranno sempre un evento molto importante in quanto servono a "unire" i vari paesi che partecipano. Purtroppo però la frase citata da Pierre de Coubertin non vale più come una volta infatti è incrementato moltissimo il numero di atleti che si sottopongono al doppaggio per riuscire a vincere gare che alla fine hanno solamente un valore simbolico e non materiale. Questi giochi infatti non servono a dire "questa nazione ha gli atleti più forti" ma vuole tentare di amalgamare i vari paesi, ideologia che, purtroppo, non tutti riescono a realizzare.
    Giada M.

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  3. Bello! Mi sono piaciute soprattutto le citazioni.Io considero le Olimpiadi il più grande evento sportivo, che tutti gli atleti hanno come ambizione. Nel corso degli ultimi anni si è trasformato in un' occasione, per il Paese che le ospita, per mostrare la propria forza ( come nel caso della Russia) costruendo edifici di immensa magnificenza. Durante le Olimpiadi le tensioni politiche dovrebbero essere attenuate, ma tanto vale se appena finite gli Stati ricominciano a scannarsi. La cosa positiva è che gli atleti vi partecipano semplicemente per gareggiarvi, anche se però a volte la voglia di vincere li travolge e cominciano ad usare le sostanze illegali per migliorare le loro prestazioni.
    Lisa t.

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  4. "Il sogno di ogni atleta" forse sono queste le parole che descrivono al meglio le Olimpiadi, l'evento che riunisce non solo gli atleti ma anche tutto il mondo sotto un simbolo di pace.
    All'apertura dei primi giochi Olimpici dell'età moderna il Barone Pierre de Coubertin ha detto:" La cosa più importante dei giochi Olimpici non è vincere ma partecipare, poichè l'importante nella vita non è il trionfo ma la lotta. La cosa essenziale non è conquistare a battersi con onore", però al giorno d'oggi ci sono atleti che assumendo sostanze "disubbidiscono" alle parole di questo grande uomo e vanno contro ai principi sportivi. Vi sembra giusto tutto questo? A me no, perchè ci sono altre persone che sognano di partecipare a questo meraviglioso evento ma, vengo escluse dalla squadra Olimpica e successivamente scoprono che l'atleta che ha preso il loro posto si drogava.
    Comunque le Olimpiadi in Grecia sono qualcosa di magnifico, perché si tutti i titoli Olimpici valgono ma mai quanto uno conquistato nella madre patria di questo Evento.

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  5. Bel post, Martina. Le Olimpiadi mi sono sempre piaciute fin da piccola, sono un evento che ha contribuito ad arricchire la cultura di tutto il mondo. Penso che la frase citata da Francesca di Pierre De Coubertin rappresenti la vera essenza dei Giochi Olimpici, dove un atleta gareggia perchè ama il suo sport, per rappresentare la propria patria. Non per tutti gli atleti è così però. Purtroppo molti atleti utilizzano sostanze dopanti per migliorare le loro prestazioni, dimenticando così quella bella frase di De Coubertin. Nonostante le Olimpiadi rappresentino il grado più alto che un atleta può raggiungere, non bisogna assumere sostanze per correre più velocemente, per saltare più in alto o per riuscire a remare più a lungo, perchè nei Giochi Olimpici l'importante è dare il meglio di sè stessi, usando le proprie forze e cercando di arrivare più in alto, nelle Olipiadi è bello vedere lo sport con la S maiuscola, quello vero, quello che si fa sudando per cercare di raggiungere il posto più alto. I risultati che poi si ottengono naturalmente, anche se negativi o sotto le proprie aspettative, sono quelli che rendono orgogliosi, che comunque, in qualunque caso ti fanno essere fiero e ti fanno dire che lì, quell'anno c'eri anche tu!
    Rebecca G.8

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  6. Lo svolgimento delle Olimpiadi sono un evento sportivo che coinvolge ed entusiasma molte famiglie e persone di tutte le età. La mia famiglia ogni quattro anni le segue con euforia e spirito di partecipazione. Tutto questo entusiasmo viene riversato sull'avvenimento indipendentemente dal fatto che lo sport, oggi non è più un'attività "pulita". Appassionarsi per le gesta di un campione, soprattutto quando questo indossa la maglia o la casacca Azzurra rimane un momento magico, capace di unire nella gioia anche persone che non si conoscono. Ricordo con piacere le feste con la mia famiglia e l'entusiasmo per le medaglie degli atleti italiani. In quei momenti non pensavamo né al doping né agli interessi economici. Certo, a mente fredda, tutte quelle cose brutte inducono a riflettere su molti fatti, ma fra due anni saremo di nuovo davanti alla televisione a tifare per i nostri atleti.
    Giada G.

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