lunedì 24 febbraio 2014

I Talebani



“...uscire dal distretto o dalla provincia di Ghazni era estremamente pericoloso perché tra talebani e pashtun, che non sono la tessa cosa, no, ma a noi hanno sempre fatto del male uguale , dovevi stare stare attento a chi incontravi...”.

Il termine talebani o talibani, indica gli studenti delle scuole coraniche (basate unicamente su testi sacri islamici) e la popolazione fondamentalista presente in Afghanistan e nel confinante Pakistan. I talebani che si sono sviluppati come  movimento politico-religioso/militare, con lo scopo di fare dell'Islam un emirato, dopo una sanguinosa guerra civile hanno “governato” sull'Afghanistan, appoggiati diplomaticamente da Emirati Arabi Uniti,Pakistan e Arabia Saudita, dal 1996 al 2001. Ostili ad adattare la loro patria alle società più moderne del pianeta, i  Talebani respinsero ogni tentativo d’interpretazione che non fosse inquadrato nella più conservatrice tradizione islamica, adottando un atteggiamento repressivo nei confronti degli oppositori. I talebani godettero di un notevole appoggio da parte degli afghani di etnia pashtun, e dei pakistani, ma quest'ultimi offrirono ai Talebani denaro e appoggi per transitare attraverso i territori da loro controllati. I Talebani, che accettarono l'offerta, conquistarono il paese un po' per volta.

Il 26 settembre 1996, i talebani conquistarono Kabul e fondarono l'Emirato Islamico dell'Afghanistan, che venne riconosciuto da Pakistan, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. I Talebani avversano ferocemente l'Islam sciita, al punto da dichiarare gli afghani di etnia Hazara (di ceppo mongolo,i quali costituiscono il 10% della popolazione) non musulmani.

Guido S.

9 commenti:

  1. Il post non è male.. Tratta del regime dei Talebani soprattutto dal punto di vista storico, senza soffermarsi sul collegamento con la lettura. Nonostante questo, è ricco di informazioni interessanti.
    La frase tratta dal libro è molto toccante e triste perché rispecchia quella che è una società basata sul terrore e la paura... Una paura tale da obbligare intere popolazioni a vivere segregati nel proprio distretto; come nel caso dell'etnia Hazara, etnia di Enaiatollah che proprio a causa delle sue origini è costretto a rifugiarsi e fuggire dall'Afghanistan.
    Purtroppo queste discriminazioni esistono e bisogna combattere in aiuto di quelle popolazioni ingiustamente sottomesse. Bisogna combattere per i diritti di persone come noi, solo diverse dal punto di vista culturale, ma pur sempre persone!

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  2. Sono d'accordo con quello che dice Rebecca. I popoli del medio Oriente, per colpa dei talebani vivo nella paura, chiusi nelle loro città e sopportando il dolore che i Talebani portano distruggendo qualsiasi cosa che si opponga ai loro volere, come la scuola di Enaiatollah. Bisognerebbe intervenire per salvare dalla quasi schiavitù questi popoli che ogni giorno devono sopportare queste ingiustizie senza mai ribellarsi per la paura di essere uccisi.

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  4. Post molto interessante, che spiega bene come i Talebani sono riusciti a farsi valere e a sottomettere gli altri popoli d'Oriente. Nel testo si parla di come questi Talebani sono chiusi nelle loro idee, nella loro religione, nelle loro convinzioni. Non è giusto imporre tutto questo utilizzando anche la forza, la paura, la violenza. Con tutto questo non si risolve nulla. Non riesco a capire come possano essere appoggiati da altre persone questi uomini.. uomini malvagi che sfruttano la paura delle persone per riuscire a governare un paese.
    Giorgia F.

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    1. Sono completamente d'accordo con te, Giorgia. Penso che non sia grazie alla forza fisica, usata per spaventare le persone, che si riesce ad arrivare a delle conclusioni.
      Perchè bisogna terrorizzare tanto delle persone? Hanno così tanta paura di essere uccisi che non si ribellano, anzi vengono sottomessi da uomini che hanno delle credenze diverse dalle loro.I Talebani dovrebbero capire i loro errori e cercare di rimediare.Pensano che affidando tutte le loro azioni a Dio non hanno colpe, ma non è così. Questa eccessiva fiducia nei confronti di Dio è presente anche nell'Iliade, dove Omero lascia alla Musa il difficile compito di trovare un proemio alla sua grande opera. Ma è questa la figura di Dio che gli uomini cercano?
      Lisa t.

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  5. Nonostante io sia decisamente contro ogni forma di violenza, c'è da sottolineare una cosa. I talebani, ma in generale gli islamici sono profondamente credenti e, anche se con i metodi sbagliati, spesso hanno portato avanti missioni con il solo supporto di Dio. Colpisce, secondo me, questo tipo di persona. Come riescono ad essere così infatuati dalla religione, tanto da spingersi ad un passo dalla morte? È da vedere come un'interpretazione sbagliata o un vero e proprio controllo della mente? Sono così presi dalla loro religione che si concentrano solamente su quella e i suoi ideali, dimenticandosi quelli civili.

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    1. Hai affermato che spesso i Talebani hanno portato avanti missioni con il supporto di Dio; infatuati talmente tanto dalla religione da concentrarsi solo su questa... Non sono assolutamente d'accordo!
      E' vero che i musulmani in generale sono molto credenti, ma secondo me i Talebani cercano di trovare una via di deresponsabilizzazione in Dio.
      Non pensi? Pensi che Dio voglia veramente che loro arrivino persino ad uccidere per Lui? Non credo...

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  6. Penso anch'io, come Rebecca G., che i talebani cerchino di deresponsabilizzarsi e anche secondo me Dio non vorrebbe che uccidessero persone per infondergli i loro ideali anche perchè le persone dovrebbero convertirsi ad un'altra fede solamente di propria volontà e non essendo obbligati per paura di morire.
    Non capiscono che facendo così non risolvono niente? Innanzitutto, si creano una cattiva reputazione sia nel loro paese sia all'estero, in secondo luogo, con la violenza non fanno altro che spingere le persone a respingere loro e la loro religione fallendo la loro missione in principio. Credo che se lasciassero perdere la forza e la paura ma agendo in modo pacifico magari, col tempo, riuscirebbero ad infondere le loro idee e a convertitre qualcuno.

    Rebecca S.

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  7. Bello il post e anche la frase tratta dal libro, ha purtroppo un senso che rispecchia la paura, quella dei popoli sottomessi ai talebani. Hanno da sempre avuto atteggiamenti violenti e bruschi contro i popoli più deboli e loro hanno sempre e solo sofferto, non hanno mai reagito per paura di essere aggrediti e uccisi. D'altronde bisogna avere molto coraggio per ribellarsi. E per farlo bisogna anche mettere a rischio la propria vita e la famiglia. Ci sono pochissime persone che si ribellano di fronte a realtà così e quelle che lo fanno è perché sono stanche di vivere nella paura ogni giorno. Giorgia T.

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