Scappare, sopravvivere, raccontare. E poi ricominciare a vivere.
Queste potrebbero essere le fasi salienti che il libro Nel mare ci sono i coccodrilli riesce a raccontare. Veloce e
immediato, uno stile a metà strada tra il reportage e la lettera, in sole 150
pagine si trovano emozioni in grado di tenere attaccato alle pagine adulti e
bambini, lettori seriali e principianti della lettura. Un buon libro per
cominciare un progetto che vuole avvicinare gli studenti di prima liceo alla
lettura. Non una lettura tradizionale e domestica, ma una lettura condivisa, in
classe, insieme. Una voce narrante, e molte teste pronte a seguire la lettura e
immedesimarsi in questa storia. Si parlerà di paura, di fuga, di vita, di amore
e di odio, di sentimenti e di fame. Un libro che aiuta chi lo legge a
comprendere quanto sia infinitamente incomprensibile la cattiveria umana, ma
allo stesso tempo quanto possa essere ancora più forte la capacità di reagire e
di sperare un futuro che, prima o poi, potrebbe offrire uno scenario migliore.
Nei prossimi post gli studenti della 1°cl del liceo Linguistico Pigafetta,
guidati dallo scrivente docente di lettere, approfondiranno e commenteranno i
temi incontrati durante la lettura. Dalla descrizione di luoghi, profumi e
sapori, agli approfondimenti su questioni politiche ed economiche collegate
alla storia narrata. Perchè un libro, oltre ad essere un piacere da leggere, è
anche un'occasione per conoscere meglio il mondo. E' così quando si tratta di
storie inventate, figuriamoci se non può esserlo anche quando la storia
raccontata è accaduta veramente. Ma non voglio anticiparvi nulla. Siete pronti?
Prof. Simone Ariot
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