tag:blogger.com,1999:blog-23435240230416146272024-03-13T12:30:36.329-07:00Coccodrilli MariniBlog didattico di analisi e approfondimento dell'opera "Nel mare ci sono i coccodrilli", a cura della classe 1cl (a.s. 2013-2014)del liceo Pigafetta di Vicenza, guidata dal prof. Simone AriotUnknownnoreply@blogger.comBlogger22125tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-20751292627852879002014-04-15T04:48:00.001-07:002014-04-15T04:48:02.819-07:00Le comunità afghane in Italia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-nD62jiejFVg/U00cXj6UeWI/AAAAAAAABsE/6sd8nXXD9ck/s1600/unnamed+(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-nD62jiejFVg/U00cXj6UeWI/AAAAAAAABsE/6sd8nXXD9ck/s1600/unnamed+(1).jpg" height="328" width="400" /></a></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">“Mi avevano detto che sarei stato
tranquillo,e io,si potevo anche stare tranquillo,io. Era il posto a non essere
tranquillo, per nulla. Grida e litigi di ogni genere. E poi,ecco,sembrava un
carcere, più che una comunità.''<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Le comunità
afghane in Italia sono numerose: la più importante si trova a Roma. Molti
afghani si recano in queste comunità per avere un posto in cui vivere e
sentirsi a casa. Li frequentano corsi di italiano e imparano a conoscere le
nostre tradizioni e la nostra cultura. In Afghanistan la diversità è vista come
una cosa negativa, invece nel mondo occidentale la diversità è utile anche per
capire come vivono persone come noi in mondi diversi, è una ricchezza. Per
questo motivo gli afghani che migrano in Italia sono specialmente di quattro
etnie, e cosi' vengono suddivisi nelle comunità per non creare problemi tra
loro:ci sono i pashtun,i tajiki,gli uzbeki e gli hazara, i più numerosi. Il
concetto su cui si impegnano di più gli operatori delle comunità è
l'istruzione. Infatti cominciano a mandare i bambini e soprattutto le bambine a
scuola, perché nel mondo non occidentale le donne sono spesso sottovalutate e picchiate, anche senza motivo. Nella storia
che ci racconta Enaiatollah, le comunità erano luoghi dove gli afghani si
rilassavano guardando la tv,mangiando e dormendo. C'era l'essenziale e il
necessario per vivere. Rimanevano sempre chiusi dentro ad esclusione del sabato,
quando un educatore li accompagnava a fare un giro nelle vicinanze.<o:p></o:p></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-65468497076316732462014-03-30T09:06:00.005-07:002014-03-30T09:06:45.688-07:00Due paesi diversi: Afghanistan e Italia<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: David; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-aXcDyleQBEg/UzhAxNKVImI/AAAAAAAABk8/oeNYeQsKPcg/s1600/af.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-aXcDyleQBEg/UzhAxNKVImI/AAAAAAAABk8/oeNYeQsKPcg/s1600/af.png" height="133" width="200" /></a><i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: David; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">“[…]Mi hanno chiesto da dove venivo io. Ho detto:
Afghanistan. Loro hanno detto:<span style="color: #444444;"> </span></span></i><i style="clear: left; display: inline !important; line-height: 150%; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: David; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="color: #444444;">Taleban, taleban. Questo era quello che loro sapevano
del mio.”</span></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<i style="clear: left; display: inline !important; line-height: 150%; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: David; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-uEi7qO-DINE/UzhAx9aGCQI/AAAAAAAABlI/OxgKF2cForg/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-uEi7qO-DINE/UzhAx9aGCQI/AAAAAAAABlI/OxgKF2cForg/s1600/images.jpg" height="133" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Si può
facilmente supporre che
oggi gli Italiani
ne sappiano davvero
poco dell’ Afghanistan oltre
il nome, la sua
collocazione geografica, i suoi
confini, qualche ricordo di
una qualche invasione
o che so
che una guerra, immagini di
donne rinchiuse in un burqua, etc.. Innanzitutto la
capitale è Kabul; il
paese è composto
da una cinquantina
di gruppi etnici, il
più importante è costituito
dai Pashtun che
sono di origine
iraniana, e vi si parlano
una trentina di
lingue, le principali delle quali sono
il Dari e il
Pashto. L’ Afghanistan è tra
i paesi più
poveri del mondo, la coltivazione più
redditizia è quella
del papavero da
oppio, le risorse sono
poco sfruttate e
le poche industrie
sono state distrutte
dalla guerra. Inoltre il
paese si trova
in una grave
condizione di guerra
e instabilità
politica. Una delle feste più
importanti del paese è
il <strong>Ramadam, </strong>che è il mese sacro del
digiuno
e proprio in questo
periodo i musulmani
rispettano il divieto di fumare,
di bere e di mangiare dall'alba al tramonto.
Dopo questa breve
introduzione sull’ Afghanistan, vorrei parlare delle
diversità politiche che
ci distinguono da
questo paese. Per cominciare, e
spero lo sappiate
tutti, l’ Afghanistan
risente del regime
dei talebani che
ha preso il
potere tra il
1995 e il
1998, con la presa di
Kabul. I Talebani hanno instaurato un <a href="http://doc.studenti.it/appunti/istituzioni-di-diritto-pubblico/8/governo.html">governo</a>
centralizzato dove al vertice
si trova il Consiglio dei ministri. Il
governo tende ad essere
piuttosto debole in alcuni settori, come ad
esempio la riscossione delle tasse, la
gestione del sistema sanitario e la riparazione delle infrastrutture, secondo la Sharia, la legge islamica. Inoltre, le
donne sono considerate
e trattate come
feccia, <a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a>usate
per perpetuare la
specie, soddisfare i <a href="http://doc.studenti.it/appunti/marketing/bisogni-marketing.html" title="processo di analisi e valutazione dei bisogni">bisogni</a> sessuali
degli uomini ed
occuparsi delle pulizie
domestiche; gli uomini hanno potere assoluto su
di loro e
queste sono prive
di ogni <a href="http://doc.studenti.it/appunti/diritto-privato/cos-e-diritto.html">diritto</a> dietro
al loro burqa, i
soffocanti veli che le ricoprono
da capo a piedi; non
possono neanche vedere, respirare, parlare, ridere; se il
rumore dei loro passi viene udito da
un uomo, rischiano di
essere fustigate pubblicamente. Insomma, dovremmo ritenerci
fortunati, perchè il nostro governo
non è così rigido e anche se qui si
parla più di
violenza, c’è inoltre da
dire che in
Afghanistan vi sono
state, e ci sono
ancora, innumerevoli guerre civili
che, anch’ esse, hanno
contribuito al crollo
politico e sociale
dell’ intero stato.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Maran</span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"> </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Beatrice</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-48757311039495760532014-03-26T07:35:00.001-07:002014-03-26T07:35:39.242-07:00Resistere senz'acqua<div align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-VcaNZUSCJKc/UzLlr7fxXEI/AAAAAAAABkY/vJECIPI_qUU/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-VcaNZUSCJKc/UzLlr7fxXEI/AAAAAAAABkY/vJECIPI_qUU/s1600/images.jpg" height="400" width="265" /></a></div>
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">“Due bottiglie ognuno: un piena e una
vuota. Quella piena era per l’acqua. Quella vuota era per la pipì.”</span></i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Nella
nostra società, abbiamo l’acqua a portata di mano, che sia per lavarci, per
bere o per cucinare, ma ciò non è così per ancora una buona parte di
popolazione mondiale. Ci sono infatti risorse idriche disponibili sulla Terra
che potrebbero soddisfare i bisogni dell’intera popolazione, ma questo elemento
non è distribuito regolarmente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Secondo
la FAO, per garantire una discreta qualità della vita occorrono 100 litri di
acqua al giorno pro-capite, ma il consumo medio va dai 5 litri del Madagascar
ai 700 degli USA.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">L’acqua
potabile non è presente in quasi tutta la superficie africana e le previsioni
per il 2020 non sono buone, si stima infatti che ci saranno 3 miliardi di
persone assetate. Ma quanto può resistere una persona senza bere, la necessità
principale dell’uomo? Esiste davvero una risposta precisa? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Tutto
dipende in primis dalla corporatura del soggetto e dal suo stato di salute. In
media si potrebbe resistere 5 giorni ma le conseguenze della disidratazione
sarebbero visibili fin da subito; le donne sono le più resistenti, visto che
consumano meno energie degli uomini, mentre i bambini resisterebbero al massimo
un terzo del tempo di un adulto. Tutto cambia da ambiente ad ambiente, dalla
temperatura e dalle attività svolte in mancanza di acqua dalla persona, infatti
se si dorme, la perdita di liquidi è limitata. In tutto ciò però si da per scontato
il fatto che ci si continui a nutrire di frutta e verdura ricchi di acqua.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Notiamo
anche che il resistere senza acqua è molto più difficile di resistere senza
cibo, senza il quale si potrebbe resistere per circa un mese.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span>
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Alexandra Costa</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
(fonti <a href="http://www.griffini.lo.it/laScuola/prodotti/acqua/acqua_sete.htm">http://www.griffini.lo.it/laScuola/prodotti/acqua/acqua_sete.htm</a>,
<a href="http://www.manuelmarangoni.it/onemind/2448/quanto-puo-vivere-un-uomo-senza-bere-e-senza-mangiare/">http://www.manuelmarangoni.it/onemind/2448/quanto-puo-vivere-un-uomo-senza-bere-e-senza-mangiare/</a>)</div>
Unknownnoreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-66283000679848289532014-03-25T09:22:00.003-07:002014-03-25T09:23:18.836-07:00I rifugiati politici<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-TpA1gKADISQ/UzGtBTUr7qI/AAAAAAAABkI/zH3OmQfLGG0/s1600/Immigrati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-TpA1gKADISQ/UzGtBTUr7qI/AAAAAAAABkI/zH3OmQfLGG0/s1600/Immigrati.jpg" height="265" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">“[…] e
il ragazzino affondava la lama e sgozzava l’uomo. Ho detto: Sarei potuto essere
io, quel ragazzino.<o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Che il
permesso come rifugiato politico mi era stato concesso me lo hanno detto
qualche giorno dopo.”<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Con la parola rifugiato si
intende una persona che, a causa di discriminazioni (politiche, religiose,
razziali) o a causa di persecuzioni (sessuali, psichiche ecc.), è fuggita o è
stata cacciata dal proprio Paese e cerca ospitalità in un Paese straniero.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Lo “status” di rifugiato
politico può essere richiesto solamente da coloro che hanno subito
persecuzioni, accertate, nel Paese di provenienza per motivi razziali, di
nazionalità o appartenenza a un determinato gruppo sociale o ancora per le
proprie opinioni in campo politico, e per questo motivo abbiano paura di subire
nuovamente queste persecuzioni se dovessero fare ritorno dal luogo in cui
provengono.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Dal momento in cui il rifugiato
ottiene lo “status” il Paese ospitante si impegna a proteggerlo grazie
all’asilo politico e nel contempo il rifugiato si impegna a rispettare le leggi
dello Stato in cui si trova.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Uno dei punti più importanti
per ottenere il permesso è c0noscere la lingua del Paese ospitante; la lista
delle condizioni per essere considerati rifugiati politici è stata stilata la
prima volta nel 1951 a Ginevra, durante un congresso internazionale. Nello
“status” vanno inoltre specificate una serie di informazioni riguardanti:
l’età, la condizione sociale, l’identità, i luoghi dove si ha soggiornato prima
di arrivare nel paese a cui si chiede ospitaità, le eventuali domande di asilo
chieste in precedenza, gli itinerari dei viaggi compiuti, i documenti di
identità e di viaggio e infine il motivo per il quale viene chieste la <i>protezione
internazionale</i>.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Lo “status” può anche non
essere concesso o revocato qualora si commetta o si abbia commesso reati contro
la pace, reati o atti molto gravi e/o crudeli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Giada Magaraggia</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-49729634444428929382014-03-25T02:43:00.003-07:002014-03-25T02:43:28.448-07:00La cosa più vicina a quella che può essere una casa<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ERoLqTSbuJE/UzFPQURuQqI/AAAAAAAABj4/zImyJN0u0Y8/s1600/foto+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-ERoLqTSbuJE/UzFPQURuQqI/AAAAAAAABj4/zImyJN0u0Y8/s1600/foto+2.jpg" height="268" width="400" /></a></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>"Quando siamo arrivati era tardi e l'Ufficio stava chiudendo. Payam ha parlato al posto mio, e quando la signora gli ha spiegato che non avevano posto per me da nessuna parte, in nessuna comunità o altro, e che per una settimana avrei dovuto arrangiarmi, ha chiesto alla signora di attendere un attimo, si è voltato e ha ripetuto ogni parola."</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I centri di accoglienza sono un complesso di iniziative organizzate per venire incontro ai bisogni delle persone in difficoltà. L'accoglienza nel centro è limitata al tempo necessario per stabilire l'identità di un individuo e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per provvederne all'allontanamento. Queste strutture salvano le persone dalla strana offrendo loro pasti caldi, un tetto sotto cui dormire e ogni tipo di servizio. Molto spesso, come nel caso di Enaiat, costituiscono una sorta di rifugio. Un posto in cui stare, mangiare, dormire. Un luogo per evitare il rimpatrio e cominciare una nuova vita in un nuovo Paese. In poche parole, la cosa più vicina a quella che può essere considerata una casa. Perchè se sei stanco, stanco di essere sempre in viaggio, secondo le parole di Enaiatollah, l'Ufficio minori stranieri può essere la tua unica speranza. Puoi sperare di essere assegnato ad una comunità in attesa di ottenere un permesso di soggiorno, perchè "l'indecisione non è sana per chi è senza un permesso di soggiorno". Solitamente vediamo questi luoghi molto distanti dalla nostra realtà, nonostante siano ovunque intorno a noi. Vengono spesso affiancati all'immagine dell'immigrato, dello straniero, dell'emarginato dalla società, immagine ricca di pregiudizi, non sapendo però che a volte sono proprio le persone come noi, le persone che avevano un lavoro, una casa, una famiglia, ad essere le più bisognose. E tutto ciò mi porta a pensare anche a quelle persone che dedicano il loro lavoro, la loro vita e la loro carriera aiutando chiunque sia in difficoltà o si ritrovi in mezzo a una strada. Spesso non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo nell'essere cresciuti con un tetto sopra la testa, diamo tutto per scontato, a differenza di quei bambini più sfortunati costretti a vivere per strada. Perchè infondo, tutti sappiamo che per dormire, un letto è più comodo di una panchina, no?</span></div>
<span lang="" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri; font-size: small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: small;"></span></span><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"><span lang=""></span></i><span lang="IT" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;"></span><br />
<div class="yj6qo ajU" style="cursor: pointer; outline: none; padding: 10px 0px; width: 22px;">
<div aria-label="Mostra contenuti abbreviati" class="ajR" data-tooltip="Mostra contenuti abbreviati" id=":xa" role="button" style="background-color: #f1f1f1; border: 1px solid rgb(221, 221, 221); clear: both; line-height: 6px; outline: none; position: relative; text-align: justify; width: 20px;" tabindex="0">
<img class="ajT" src="https://mail.google.com/mail/u/0/images/cleardot.gif" style="background-image: url(https://ssl.gstatic.com/ui/v1/icons/mail/ellipsis.png); background-position: initial initial; background-repeat: no-repeat no-repeat; height: 8px; opacity: 0.3; width: 20px;" /></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-78000108800984718062014-03-25T02:36:00.004-07:002014-03-25T02:36:35.037-07:00Emozioni di un rincontro <br /><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px;" /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-U5h1xhI9-oo/UzFN45wFiQI/AAAAAAAABjw/zeAewUNSbKs/s1600/foto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-U5h1xhI9-oo/UzFN45wFiQI/AAAAAAAABjw/zeAewUNSbKs/s1600/foto.jpg" height="266" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; text-align: center;">“</span><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; text-align: center;">Ci parlavamo per la prima volta dopo otto anni, otto, e quel sale e quei sospiri erano tutto quello che un figlio e una madre possono dirsi, dopo tanto tempo.”</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; text-align: center;"><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le presenze, quante volte le abbiamo date per scontate? Quante volte ci siamo ritrovati con le lacrime agli occhi e i «mi manchi» sussurrati fra le labbra?</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px;"><div style="text-align: justify;">
Ci siamo resi conto del tempo che passava, che quelle persone per noi essenziali sono state sostituite da altre, ci siamo resi conto che, essenziali, non lo erano più. Ma come si fa a voltare le spalle a chi torna? Come si fa a far finta di nulla quando, dentro di te, ogni fibra muore? Trovare il sangue freddo per guardare negli occhi una persona e dirle «Non ho bisogno di te.»?</div>
</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px;"><div style="text-align: justify;">
È impossibile diventare freddi; il cuore ti si scalda, le membra si sciolgono, solitamente le lacrime ti percorrono il viso, arrossandolo. Ci si sente vicini seppur ancora distanti, distanti dopo un periodo di gelo, corto o lungo che sia. Ci si prende per mano, ci si scruta, guardandosi negli occhi, cercando quella parte di te che avevi lasciato nell'altro, sperando di trovarti gelosamente custodito nel cuore. Ma ciò che più speri di trovare è l'altro: cosa avrà fatto il tempo? Il tempo che passa è una bestia; ci scalfisce, ci tormenta, crea lacune immense, difficili da colmare; inesorabilmente ci cambia e saresti pronti ad accettare ciò? Ad accettare che una persona, prima così simile a te, ora ti contraddica anche nelle piccole cose? Potresti mai rassegnarti?</div>
</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px;"><div style="text-align: justify;">
Il ritrovarsi non sempre è una piacevole azione, potresti scoprirti deluso e ferito di una ferita ancor più vasta e profonda, nostalgico verso l'ignoranza che prima ti avvaleva, nostalgico verso il ricordo, ricordo ora sfumato, sovrastato da quell'impellente verità: la persona che hai accanto non è più la stessa.</div>
</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px;"><div style="text-align: justify;">
E tu te ne vai con lei, puoi decidere se parlarle a quattr'occhi, con un caffè sotto il naso e la musica di un bar scadente in sottofondo, parlarle e recuperare i giorni persi, parlare e tentare di aggrapparti a quel poco che resta di voi. Oppure puoi far finta di nulla, essere scostante e indifferente, fermarti ai convenevoli e riprendere la tua strada, camminarle lontano, senza mai voltarti, iniziare a correre e soffocare quel «ti voglio bene» incastrato fra il petto e la bocca. Mettere l'orgoglio davanti a tutto, davanti a se stessi, e pentirsi per il resto della vita.</div>
</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 15px;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Marika M.</div>
</span></span>Unknownnoreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-81891431470538384622014-03-22T06:38:00.001-07:002014-03-22T06:38:30.893-07:00I pericoli della montagna <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; tab-stops: 183.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-3zgYX_kpnW0/Uy2SOndEOUI/AAAAAAAABiw/n41FbOxnd6A/s1600/unnamed+(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-3zgYX_kpnW0/Uy2SOndEOUI/AAAAAAAABiw/n41FbOxnd6A/s1600/unnamed+(1).jpg" height="266" width="400" /></a></div>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">“<i>La cima della montagna era lì a un passo da
noi, vicina da raggiungerla con un salto. Le abbiamo girato intorno. Lei non si
è mossa.”<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Quando
pensiamo alla montagna, pensiamo al verde dei boschi, al fresco che emanano le
fronde degli alberi, al muschio formatosi sulle rocce all’ombra, agli
scoiattoli che corrono allegramente da un ramo all’altro. Ma, purtroppo per la
nostra incolumità, ci sono molteplici pericoli che possono presentarsi sul
sentiero di una montagna. Un chiaro esempio, viene descritto nella vicenda di
Enaiatollah, mentre percorre il sentiero della montagna con altri settantasette
clandestini. L’ostilità del luogo uccide ben dodici di loro. Spesso si
sminuiscono di molto i rischi che si possono correre avventurandosi sulla
montagna in assenza di piste segnate.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"> Una delle
prime cause di incidenti sono le frane, che senza alcun preavviso, possono
cadere in grandi quantità di roccia e fango, o cedere sotto i tuoi piedi,
facendoti cadere con essi. Un’altra causa, potrebbe essere la raccolta di
funghi, infatti non tutti i funghi sono commestibili, alcuni possono essere
nocivi per la nostra salute o addirittura mortali. Un’accurata conoscenza nel
campo, evita spiacevoli inconvenienti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Le montagne sono popolate da molteplici animali,
molti dei quali innocui. Altri, come la vipera o l’orso bruno, non sono
altrettanto amichevoli. Il morso della vipera, se non curato entro poco tempo,
è letale. L’incontro con un orso, è alquanto raro, ma quando avviene,
assicuratevi che non sia uscito da poco dal letargo, potrebbero essere i vostri
ultimi pensieri.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Nel periodo invernale, la montagna diviene
doppiamente pericolosa. Soprattutto in alta montagna, quando nevica molto, la
neve va a coprire i profondi e pericolosi crepacci dei ghiacciai. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Una persona che sta sciando, senza accorgersene,
sprofonda nei punti in cui la neve è più morbida e leggera, e ci precipita. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Inoltre, gli sciatori che vanno in fuori pista,
possono provocare slavine o valanghe. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">La montagna, tutto sommato, che sia innevata o
scaldata dal dolce sole primaverile, è un luogo meraviglioso. Con le giuste
precauzioni, si possono evitare incidenti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Alessandra Golin<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a><o:p></o:p></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-42729962913014041912014-03-22T06:34:00.002-07:002014-03-24T08:22:27.325-07:00Olimpiadi di Atene 2004. "Citius, Altius, Fortius"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-otJKyyc1Qbw/Uy2RRneIbeI/AAAAAAAABio/r7K0ivnOUj4/s1600/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-otJKyyc1Qbw/Uy2RRneIbeI/AAAAAAAABio/r7K0ivnOUj4/s1600/download.jpg" height="400" width="240" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">"<i>Così,
in giro per la città, c'era la fame di manovali in nero nei cui confronti, per
fare bella figura con il mondo, anche la polizia aveva un occhio di riguardo,
credo."</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A partire dal
776 a.C. nell'Antica Grecia si tennero, con il nome di "Giochi
Olimpici", dei giochi sportivi in onore del dio Zeus.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Durante
questi giochi anche le guerre e qualsiasi tipo di attività militare venivano
sospese. Chiunque non rispettava questa 'tregua', veniva espulso dalle
Olimpiadi di quell'anno e da quelle successive.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ai giochi non
era permessa la partecipazione delle donne e per verificare che ciò fosse
rispettato, gli atleti dovevano gareggiare nudi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Le Olimpiadi
avevano una fondamentale importanza nella vita pubblica greca e il loro scopo
principale era quello di unire la popolazione e di rendere più forte il senso
di "patria comune". Purtroppo il senso ed il fine di tali giochi
nel tempo è molto cambiato. Attualmente le Olimpiadi rivestono soprattutto
un interesse economico e politico, più che sportivo, religioso e di unione del
popolo, come era alle origini.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Oggigiorno però
non vale più la celebre frase: «L'importante non è vincere ma partecipare.
La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene.» (Pierre
de Coubertin, citando il vescovo Ethelbert Talbot).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Al contrario,
numerosi sono stati i casi verificatisi anche nelle diverse Olimpiadi, di
atleti che, per aumentare le prestazioni hanno utilizzato sistemi illegali
(sostanze dopanti vietate dal regolamento, o altro) andando a snaturare il
senso originale delle Olimpiadi stesse. Il motivo di tutto ciò è che a nessuno
interessa più partecipare solo per il gusto di farlo, ma si gareggia
per il desiderio di vincere un premio (con relativi contratti degli
sponsor) per diventare "famosi", per essere ricordati ed osannati. I
Giochi della XXVIII Olimpiade (Αγώνες της XXVIIΙ Ολυμπιάδας) si sono svolti,
per la seconda volta nell'età moderna (dopo la 1ª olimpiade del 1896) ad Atene
dal 13 al 29 agosto 2004. Dopo la delusione del 1996, Atene, al ballottaggio
con Roma, Città del Capo, Stoccolma e Buenos Aires è stata scelta per ospitare
i giochi, prendendosi quindi una rivincita.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Questa scelta
in seguito è stata da molti contestata, poiché parrebbe che in quegli anni la
Grecia avesse alterato i conti e i bilanci annuali economici pur di far sì che
i Giochi Olimpici ritornassero lì, dove tutto ebbe origine.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Però, per la
prima volta dai Giochi della XXVI Olimpiade parteciparono tutte le nazioni con
un Comitato Olimpico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il fatto di
ospitare le Olimpiadi ha reso necessari tutta una serie di lavori di
costruzione o adeguamento degli impianti sportivi per il perfezionamento del
Villaggio Olimpico. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A causa di
una modifica dello stadio, c'è stato un ritardo dei lavori, che a meno di due
mesi dall'inizio delle Olimpiadi, ha provocato l'ulteriore richiesta di
manodopera lastminute e di conseguenza la necessità di servirsi di personale
che veniva sfruttato (pagato in nero, senza alcuna assicurazione sul lavoro,
utilizzo di minori come il protagonista del libro) e tutto ciò con la
connivenza della polizia, che faceva finta di non vedere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">"Sono
un'arma segreta i migranti di tanto in tanto."<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Da reietti,
quando serve, diventano risorse da utilizzare a piacimento.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Martina
Sottani<o:p></o:p></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-1392460805067763622014-03-20T16:38:00.003-07:002014-03-20T16:38:50.505-07:00Rubare per necessità<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Mvoi5T7FOr4/Uyt75kTJAMI/AAAAAAAABiE/y1-EQpsuuJY/s1600/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Mvoi5T7FOr4/Uyt75kTJAMI/AAAAAAAABiE/y1-EQpsuuJY/s1600/unnamed.jpg" height="201" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">“Il supermercato. Il supermercato era il
paradiso. Il supermercato era il mio obbiettivo. Dovevo solo entrare, prendere
del cibo, nulla di impegnativo, della frutta poteva bastare, e dei vestiti,
magari dei costumi, se li avevano.”<o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Questo
è ciò che ha pensato il povero Enaiatollah appena sbarcato in Grecia, dopo un
lungo e pericoloso viaggio in mare affrontato con un gommone sgangherato in
compagnia dei suoi fedeli compagni di viaggio. Il supermercato. Per noi che
viviamo in un’epoca dove se si ha fame basta aprire lo sportello del frigo,
allungare una mano e prendere ciò che più ci piace, non sembra un granchè. Ci
siamo abituati. E come non esserlo quando ne vediamo tutti i giorni ad ogni
angolo della strada? Ma per un ragazzino Afghano che aveva sempre e solo visto
bazar, questo tipo di negozio rappresentava proprio il paradiso e l’opportunità
di rifornirsi di cibo essendo estremamente affamato. Enaiat ne ha approfittato
e ha rubato ciò che gli serviva. Ma quelle cose gli erano necessarie per
sopravvivere a differenza di molti giovani occidentali che spesso entrano nei
negozi e rubano di nascosto oggetti per gioco o per scommessa con gli amici.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Anche
se questo ci sembra molto distante da noi, ci sono casi in cui persone
(soprattutto anziani) rubano nei supermercati perché non possono permettersi
prodotti alimentari dai costi elevati poiché ricevono una pensione bassa.
Queste persone vengono chiamate “ladri per necessità” e nella maggior parte dei
casi non vengono arrestate, poiché la loro situazione economica non gli
permette di mantenersi con il denaro a disposizione. E come dicono gli addetti
alla prevenzione dei furti e le forze dell’ordine nell’articolo “Anziana ruba
per necessità, i carabinieri organizzano una colletta”: <em><span style="font-style: normal;">"c’e
stato un incremento notevole dei furti nei supermercati. Viene segnalato un
furto ogni tre ore circa. Tolto un 70% di ladruncoli abituali (in cerca di
alcolici, cosmetici, vestiti o prodotti tecnologici), il resto sono </span></em><strong><i>anziani, pensionati, che dicono di farlo per
necessità e cercano di portare via i prodotti alimentari più costosi</i></strong><em><span style="font-style: normal;">,
soprattutto carne, pesce e parmigiano reggiano. Noi, in genere, cerchiamo di
distinguere la situazione".<o:p></o:p></span></em></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-theme-font: minor-bidi;">Quindi io chiedo: in queste
situazioni si può parlare di un vero e proprio reato?</span></em><i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-theme-font: minor-bidi;"><br /></span></em></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-theme-font: minor-bidi;">Rebecca Spillere</span></em></div>
Unknownnoreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-38166436997047597272014-03-20T07:35:00.001-07:002014-03-20T07:35:11.281-07:00Le impronte digitali<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-MEwZdRyq7bs/Uyr8R7xCxvI/AAAAAAAABhg/ebXHNGmhWSI/s1600/Fingerprint_detail_on_male_finger.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-MEwZdRyq7bs/Uyr8R7xCxvI/AAAAAAAABhg/ebXHNGmhWSI/s1600/Fingerprint_detail_on_male_finger.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><br /></span></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">Per impronta digitale intendiamo un'
impronta lasciata dai dermatoglifi dell' ultima falange della dita delle mani.<o:p></o:p></span></div>
<div style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">Un dermatoglifo è
il risultato dell' alternarsi di creste e solchi. Sono presenti sulle palme
delle mani, sulle piante e sui polpastrelli delle dita.<o:p></o:p></span></div>
<div style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">Le impronte
comparsero per la prima volta alla fine del XVII secolo d.C., venivano e
vengono ancora utilizzati per l' identificazione degli esseri umani, e per
inoltre rilevare la presenza su oggetti collegati a eventi criminosi.<o:p></o:p></span></div>
<div style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">Riguardo alla
storia delle impronte digitali, sono state trovate tavolette babilonesi
risalenti al 500 a.C., e quasi contemporaneamente furono scoperte anche in
Cina.<o:p></o:p></span></div>
<div style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">L'impronta è
costituita non solo da linee ma anche da figure. Ce ne sono circa sette tipi
diversi:<o:p></o:p></span></div>
<div style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin: 5pt 0cm 0.0001pt 36pt;">
<b><i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">.Arco</span></i></b><b><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">:<span class="apple-converted-space"> </span></span></b><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Le linee vanno come le onde da un lato
all'altro;</span><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 47.25pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #222222; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-bidi-font-size: 13.0pt; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b><i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Arco a tenda</span></i></b><b><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">:<span class="apple-converted-space"> </span></span></b><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Come l'arco ma con un bastone crescente
nel mezzo;</span><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 47.25pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #222222; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-bidi-font-size: 13.0pt; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b><i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Cappio</span></i></b><b><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">:</span></b><span class="apple-converted-space"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"> </span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Le linee partono da un lato e rientrano
nel mezzo dello stesso lato;</span><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 47.25pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #222222; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-bidi-font-size: 13.0pt; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b><i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Doppio cappio</span></i></b><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">: Come il cappio ma con due cappi
interni che vanno In direzioni opposte;</span><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 47.25pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #222222; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-bidi-font-size: 13.0pt; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b><i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Occhio di Pavone</span></i></b><b><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">:</span></b><span class="apple-converted-space"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"> </span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Come il cappio ma con un piccolo
cerchio nel punto di svolta;</span><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 47.25pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #222222; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-bidi-font-size: 13.0pt; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b><i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Spirale</span></i></b><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"><b>: </b>Le linee formano una spirale;</span><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 47.25pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #222222; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-bidi-font-size: 13.0pt; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b><i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Misto</span></i></b><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"><b>: </b>Composto con varie figure.</span><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 47.25pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%; text-indent: -18pt;"><br /></span></div>
<div style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 47.25pt; margin-right: 0cm; margin-top: 5.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%; text-indent: -18pt;">Ester Quainoo</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-20176081739596100022014-03-19T12:12:00.001-07:002014-03-19T12:12:57.757-07:00Instanbul<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-zC6KJS35lz4/Uynr0j0rlvI/AAAAAAAABhM/czFxcRY_gcM/s1600/spring-istanbul-city.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-zC6KJS35lz4/Uynr0j0rlvI/AAAAAAAABhM/czFxcRY_gcM/s1600/spring-istanbul-city.jpg" height="289" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">"C'era odore di fritto e di fiori. E
di mare"<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Istanbul
è la capitale della Turchia, stata fondata nel 330 d.C. dall'imperatore
Costantino, con il nome di Costantinopoli, sulla vecchia città Greca di
Bisanzio. Fin dalla sua fondazione Istanbul è stata crocevia di razze, culture
e religioni differenti. Ma è stata anche una città dai grandi contrasti, meta
di crociate cristiane e oggetto di feroci riconquiste arabe. La sua posizione
geografica, a metà tra l'Europa e l'Asia, la rende un posto singolare e quasi
unico al mondo. Recentemente è stata al centro delle cronache per le violente
rivolte di piazza scoppiate per protestare contro l'attuale governo turco.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">I bazar
e i bagni turchi di Istanbul potrebbero occupare il tempo di un lungo viaggio.
Ma, una volta in città, non ci si può perdere una visita agli edifici più
famosi e ai mercati delle piazze. Da tutte le strade della città è visibile
l'imponente cupola della Moschea Blu e per attraversare il canale del Bosforo
c'è l'entusiasmante passeggiata sul ponte Galata. Istanbul vive la particolare
situazione di essere un ponte fra l'Europa e l'Asia. Da questa città transitano
enormi flussi migratori di profughi provenienti dal Medio-Oriente. E' una città
che rappresenta un simbolo di libertà. E' per questo che negli occhi di chi la
visita, anche se non sta scappando da qualcosa o qualcuno, appare intensamente
colorata, sfavillante, piena di suoni e di profumi inebrianti. Anche il mare
che la bagna le conferisce un fascino speciale. E' come un'isola attraversata
da un fiume (il Canale del Bosforo) sulla quale svettano le cupole dorate delle
moschee. Per le vie di Istanbul risuona agli orari previsti il richiamo della
preghiera musulmana, anche se la Turchia rimane fondamentalmente uno stato
islamico laico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Quando
Enaiatollah arriva a Istanbul dopo un lungo e duro periodo di fuga, viene
subito catturato dagli odori, dai colori e dalle visioni di questa città che
subito gli fa sentire di essere in salvo. Forse Enaiatollah sente quel senso di
pace che solo questa città speciale ha saputo conservare nei secoli pur essendo
passata attraverso periodi di grandi conflitti e violenze. Istanbul lo fa
sentire diverso.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Esistono
città speciali che solo arrivandoci ti danno la sensazione di essere in un
posto magico, come se quella città avesse per te un aspetto conosciuto. Sono
spesso città di confine, di frontiera, dalle antiche tradizioni in cui si sono
incrociate e hanno convissuto le grandi culture della storia. La vita in queste
città stimola al massimo tutti i sensi, ma anche con questa forte sensazione di
euforia vi si possono ritrovare piccoli spazi di tranquillità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 17.77777862548828px; line-height: 26.000001907348633px;">Giada Genovese</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-71177314983319535922014-03-14T11:50:00.001-07:002014-03-14T11:50:07.798-07:00Tutele per la vita<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Lt0P-U4kkZU/UyNPQ8r7sQI/AAAAAAAABf0/TwVdCw8PS3M/s1600/unnamed+(4).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Lt0P-U4kkZU/UyNPQ8r7sQI/AAAAAAAABf0/TwVdCw8PS3M/s1600/unnamed+(4).jpg" height="427" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">"...quelle macchine enormi che
sminuzzavano le pietre come terracotta, le affettavano come burro, capitava che
qualcuno ci rimettesse un pezzo del proprio corpo: un braccio, una mano, una
gamba</span></i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">"<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Se parliamo
di sicurezza sul lavoro, intendiamo quella situazione nella quale il lavoratore
è posto nella condizione di lavorare senza esporsi al rischio di incidenti. Il
luogo di lavoro, pertanto, deve essere dotato di tutti gli strumenti necessari
a fornire protezione e ridurre così la possibilità di infortuni a dipendenti,
lavoratori o chiunque si trovi nell'azienda. In Italia le norme di tutela della
sicurezza e della salute dei lavoratori sono entrate in vigore il 15 maggio
2008, e prevedono sanzioni a carico di coloro che non le dovessero rispettare.
Oltre al datore di lavoro, che deve assolutamente osservare queste misure di
tutela, gli stessi lavoratori non devono essere esenti nell'utilizzo di
dispositivi di sicurezza e nella prevenzione, diventando consapevoli delle
condizioni in cui si trovano a lavorare.
Il settore edile, ad
esempio, conta nell'anno 2012 il 78% d’irregolarità tra tutti i cantieri
ispezionati (dato rinvenuto da controlli intrapresi dal Ministero del lavoro e
delle politiche sociali); in questo campo, dove si verificano il maggior numero
di infortuni, anche mortali, abbiamo un tasso altissimo di anomalie.
Come è possibile? Non c'è abbastanza prevenzione, abbastanza consapevolezza, o
semplicemente il pensiero che il luogo dove passiamo almeno un terzo delle
nostre giornate è sicuramente un luogo senza pericoli ci impedisce di pensare
il contrario? Senza alcun dubbio ovunque vorremmo sentirci al sicuro, protetti,
ma purtroppo non è sempre così, non dappertutto. Spesso l'idea che il
nostro luogo di lavoro sia pericoloso e metta a rischio la nostra incolumità
spaventa: questo non è assolutamente un fatto da ignorare, bisogna invece
approfondirlo e rendere tutti in grado di salvaguardarsi. La sicurezza sul
lavoro non è pertanto un fenomeno da sottovalutare, in quanto ognuno è soggetto
attivo nella propria prevenzione e non deve in nessun modo diventare oggetto,
venendo quindi sfruttato in condizioni disastrose o lasciato a lavorare senza
precauzioni. In sostanza "prevenire è meglio che curare", ed è meglio
adottare oggi norme di prevenzione e tutela piuttosto che sopportare 'sciocche'
perdite di connazionali, amici o parenti!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Rebecca Giacon</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-46937925687245490502014-03-13T13:13:00.001-07:002014-03-13T13:13:18.683-07:00La realtà dell'Iran<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"><!--[if gte vml 1]><v:shapetype id="_x0000_t75" coordsize="21600,21600"
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<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-gQ32KtM0ymg/UyIROKLfymI/AAAAAAAABfM/ZFs8EsGMNrc/s1600/Tehran-giro-del-mondo-in-80.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-gQ32KtM0ymg/UyIROKLfymI/AAAAAAAABfM/ZFs8EsGMNrc/s1600/Tehran-giro-del-mondo-in-80.jpg" height="265" width="400" /></a></div>
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;"><br /></span></i>
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">“L’Iran che,
visto dai finestrini, così, a distanza, mi sembrava molto più verde sia del
Pakistan sia dell’Afghanistan. Ed è stato, ricordo, un viaggio meraviglioso”<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">L’Iran è un paese che presenta grandi
contraddizioni: alla bellezza e suggestività del paesaggio e alla maestosità
degli antichi palazzi storici e monumenti, si contrappone una grave crisi
sociale ed economica, una profonda divisione tra le due principali fazioni
religiose (sunniti e sciiti) e l’evidente chiusura mentale da parte dei più
recenti capi del governo che, chiudendo le porte in faccia all’Occidente, hanno
trascinato nuovamente il paese in un clima di recessione vanificando i
progressi compiuti in precedenza. L’Iran potrebbe essere un paese molto ricco
data la grande disponibilità di metano e petrolio nel sottosuolo; però questi
sono nelle mani di pochi ricchi del luogo che li monopolizzano e quindi non
possono essere sfruttati al meglio. Oltre a questo sono presenti molti
attentati e guerre anche tra diversi stati, per ottenere queste preziose
materie prime. Un altro problema che affligge l’Iran è quello tra le due
fazioni religiose, sciiti e sunniti: in parole povere i sunniti sono un gruppo
che voleva come successore di Maometto un califfo (estraneo); questi seguivano
la “sunnah”, ovvero la tradizione. Gli sciiti, invece, sono un gruppo che
voleva come successore di Maometto il suo genero, Alì; questi seguono “la scia di Alì” e quindi sono i “partigiani
di Alì”. Nonostante tutti questi problemi l’Iran rimane una meta molto
interessante per la sua cultura e il suo particolare paesaggio. Speriamo che un
domani possa diventare un posto migliore nel quale tutte le sue meraviglie
possano essere gustate a pieno e soprattutto in pace.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial;">Giorgia
Faggionato<o:p></o:p></span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-6102999068278692822014-03-13T11:05:00.001-07:002014-03-13T11:05:08.104-07:00Un piccolo oggetto, un grande valore<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-UMueCS-_NlA/UyHsmrGICTI/AAAAAAAABe4/M0gBKumKxlY/s1600/32471_395631784684_184676259684_4281563_5364055_n+(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-UMueCS-_NlA/UyHsmrGICTI/AAAAAAAABe4/M0gBKumKxlY/s1600/32471_395631784684_184676259684_4281563_5364055_n+(1).jpg" height="368" width="400" /></a></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 12.0pt; text-align: center;">
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 12.0pt; text-align: center;">
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">“Era il mio orologio, e ci tenevo più
che altro oggetto o che so io”</span></i><i><span style="color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 12.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Gli ultimi
decenni sono stati caratterizzati da molti cambiamenti che poco a poco hanno
segnato la vita dell’uomo; le persone rischiano infatti di perdere il valore
delle piccole cose, perché ormai la realtà quotidiana ci fa vivere nell’
abbondanza, nel possesso di ogni cosa che viene data per scontata e immediata,
anche quando non lo è affatto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 12.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ai nostri
giorni, quando si fa un regalo, quasi non lo si apprezza più perché si pensa “<i>non era quello che volevo, non mi piace…”.</i>
Ormai negli occhi delle persone non risplende più, come accadeva fino a qualche
decennio fa, la gioia di ricevere un piccolo pensiero o anche una semplice
lettera. Nelle righe del libro, quando Enaitollah parla del suo primo orologio,
si capisce come le persone che non hanno nulla sappiano accontentarsi e apprezzare
le cose che hanno magari uno scarso valore economico, ma in sè ( come nel caso
di Enaitollah) hanno un valore sentimentale che le lega al proprietario, e vale
di più del loro costo.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 12.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Sarebbe
curioso vedere cosa succederebbe entrando nelle menti dei popoli che non hanno
nulla, per cominciare ad apprezzare anche solo un po’ di più il valore delle cose
che ora noi snobbiamo, perché ai nostri occhi sono solo oggetti, mentre per chi
è meno fortunato possono essere quasi delle “conquiste” o delle vere e
proprie ricchezze conseguite lavorando duramente. Nelle pagine del libro si
incontrano spesso scene in cui si delineano sentimenti ormai d’altri tempi come
affetti e tenerezze oggi scordate, ma che un tempo sapevano riempire di magia
istanti preziosi. Ai nostri tempi scegliere un regalo diventa un’impresa, si
rincorrono mode e modi di fare che ci allontanano dai sentimenti puri, dall’
inchiostro, dalla carta, proiettandoci in una direzione che rende l’ uomo
estraneo alle emozioni e al piacere di stupirsi dinnanzi le piccole cose.</span><span style="color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 12.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Francesca Rossi</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-58440025453557337892014-03-13T10:28:00.003-07:002014-03-13T10:28:31.043-07:00Telisa e Sang Safid<div class="MsoNormalCxSpFirst" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-C_8CXLmNnGY/UyHqQRa4GBI/AAAAAAAABes/fQGE4N68rrQ/s1600/image%5B3%5D.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-C_8CXLmNnGY/UyHqQRa4GBI/AAAAAAAABes/fQGE4N68rrQ/s1600/image%5B3%5D.png" height="366" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormalCxSpFirst" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">“Avevamo
paura della polizia iraniana. Avevamo paura di finire a Telisia o a Sang Safid,
che se non sapete cosa sono, credetemi, è solo perché non siete stati profughi
afghani in Iran, perché tutti i profughi
afghani in Iran sanno cosa sono Telisia e Sang Safid”.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"> </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"> </span></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Le
carceri di Telisia e Sang Safid (in persiano Sang-e Safid e Tal-e Seeya),
situate nella <span class="notranslate">provincia di Hamadan, nella zona nord-occidentale dell’Iran<b>,</b></span> erano
veri e propri campi di concentramento dove venivano imprigionati i profughi
afghani.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Letteralmente
per campo di concentramento si
intende una struttura carceraria all'aperto, formata da baracche o container,
usati per detenere grandi quantità di persone, circondato da mura e filo
spinato e sorvegliato a vista da guardie armate.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Nella
storia i campi di concentramento sono tristemente noti per le deportazioni di
prigionieri ebrei effettuate nel corso della seconda guerra mondiale dai
soldati nazisti. Purtroppo la storia che riguarda i campi di concentramento non
si è conclusa con la fine della guerra, ma è arrivata fino ai giorni nostri.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Infatti,
fino a qualche anno fa, il governo iraniano ha forzatamente deportato in questi
“centri di permanenza” centinaia di migliaia di profughi afghani, che vivevano
e lavoravano in Iran, giustificando tale comportamento affermando <span class="notranslate"> che la deportazione di
massa mirava a ridurre il numero di immigrati illegali nel paese. In realtà
spesso venivano imprigionate anche persone in possesso di regolare permesso di
soggiorno, ma venivano ugualmente rinchiusi e puniti per assicurarsi che non
sarebbero mai tornati in Iran.</span><span class="google-src-text1">I was born
there; Tehran was my home.”</span><span class="notranslate"> <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span class="notranslate"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">In queste strutture spesso venivano maltrattati e picchiati,
a volte anche brutalmente torturati, e in molti casi dovevano anche pagare per avere
cibo e acqua. <o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span class="notranslate"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Un ragazzo che ha vissuto per cinque giorni nel campo di
Sang Safid ha raccontato cosa succedeva
al suo interno; ha affermato di aver visto 40 uomini afghani incatenati insieme all'interno del carcere.
Erano seduti a terra, con le mani e i
piedi legati, ed erano stati trasportati ammanettati con un piccolo autobus,
senza nemmeno aver potuto usare il bagno durante il viaggio.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span class="notranslate"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span class="notranslate"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Cecilia Burato</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-18514472418746034092014-03-09T10:07:00.005-07:002014-03-09T10:07:54.007-07:00L'infanzia negata<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<br /><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"><u></u></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<u><a href="http://2.bp.blogspot.com/-ymtsXIHPG-A/UxyfrBvWq4I/AAAAAAAABd8/lWLjCI3nmH8/s1600/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-ymtsXIHPG-A/UxyfrBvWq4I/AAAAAAAABd8/lWLjCI3nmH8/s1600/unnamed.jpg" height="257" width="400" /></a></u></div>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"><i>Il talebano, con il
fucile, è entrato in classe e ha detto ad alta voce che bisognava chiudere la
scuola, punto.</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Oggi, nel mondo, a
molti bambini e ragazzi viene negata l’istruzione, il diritto di andare a
scuola e imparare a leggere, scrivere, far di conto. Vengono invece sfruttati
nel lavoro, e sono preferiti agli adulti perché incapaci di ribellarsi e ignari
dei loro diritti. Lo sfruttamento minorile è diffuso soprattutto in Asia,
Africa e Sudamerica, ma non sono da escludere l’Europa e gli Stati Uniti. I
bambini vengono impiegati soprattutto nelle fabbriche tessili, ma anche dalle
multinazionali come braccianti nelle agricolture di piantagione. Le condizioni
lavorative inoltre sono pessime, senza attenzione alla sicurezza, e
spesso i turni di lavoro durano anche 14 ore e per un minimo stipendio che
talvolta non basta nemmeno per comprarsi il cibo. Molti svolgono un lavoro pericoloso,
sono coinvolti in attività illegali (come il traffico di droga) o lavorano
nelle peggiori forme di sfruttamento come schiavitù, lavoro forzato o
addirittura arruolamento nei conflitti armati. Questa realtà di vita coinvolge
oltre 250 milioni di bambini di tutto il mondo, si svolge in ambienti nocivi
alla salute, e inoltre impedisce loro di godersi la propria infanzia. Talvolta
i bambini vengono venduti come schiavi dai genitori, in cambio di una minima
somma o la promessa di un lavoro dignitoso. L’Italia non è esclusa da questo
fenomeno che è presente soprattutto nei paesi meridionali, in cui più di 200
mila giovani tra i 9 e i 15 anni sono già impiegati nel mondo del lavoro
illegale. La mancanza d’istruzione comporta a rimanere in una condizione di
analfabetismo e ignoranza, e impedirà loro di entrare nel vero mondo del lavoro
legale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Veronica L.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-87042611317051083872014-03-06T13:11:00.002-08:002014-03-06T13:12:47.093-08:00Sciiti e sunniti. Due anime della stessa religione<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-II-RBvFbj-w/UxjkjYMN60I/AAAAAAAABcg/9rizgeg6CwE/s1600/islam.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-II-RBvFbj-w/UxjkjYMN60I/AAAAAAAABcg/9rizgeg6CwE/s1600/islam.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></i>
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">“Ho detto: Prima sono uno sciita, poi sono
un musulmano. Anzi - ho aggiunto – prima sono un hazara, poi uno sciita, poi un
musulmano</span></i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">La divisione tra sunniti e sciiti risale al periodo seguente
la morte di Maometto in cui non si sapeva come far procedere la successione e
tramandare la dottrina. Infatti i
sunniti ritenevano che il suo successore dovesse essere eletto da e tra
l’aristocrazia, per poi diventare califfo, mentre gli sciiti sostenevano che
dovesse essere un discendente di Maometto, appoggiando così la figura del cugino
Alì che era visto come naturale erede del grande profeta. Questo fatto causò una profonda
rottura che ancora oggi continua ad essere molto marcata non soltanto dal punto
di vista religioso, ma anche politico. I sunniti preferiscono seguire la tradizionale religione islamica:
seguono gli insegnamenti del Corano e utilizzano come punto di riferimento la
vita, le azioni e le parole di Maometto, difatti la parola sunniti deriva dal
termine “sunnah” che significa appunto tradizione. Gli sciiti invece hanno riti
più vicini a quelli dei cristiani e vedono come punto di riferimento il
patriarca della loro comunità identificandolo come successore di Maometto. Di
conseguenza, anche per quanto riguarda la politica, essendo questa parte
integrante della religione, è inevitabile che le idee siano sempre
contrapposte. Oggi i sunniti rappresentano la maggior parte dei musulmani e si
sono insediati nell’Africa settentrionale ed in gran parte del mondo arabo,
mentre gli sciiti si trovano principalmente in Iran ed in Pakistan. Questa
divisione è stata la causa di molte guerre e ancora oggi la riunificazione e la
pacificazione tra sunniti e sciiti sembra ancora un traguardo irraggiungibile.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Per approfondimenti, </span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 17px; line-height: 26px;">cliccare<a href="http://nicolamariacoppola.blogspot.it/2012/12/hadith-sunna-sciiti-sunniti-istruzioni.html"> qui</a>.</span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Anna F.<o:p></o:p></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-17417627700715266492014-03-03T15:01:00.001-08:002014-03-03T15:01:30.506-08:00La città del commercio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-YKvBKOYBqHc/UxUJjclyQbI/AAAAAAAABbs/abWPos-cOQ0/s1600/Kapal%C4%B1_car%C5%9F%C4%B1_-_gran_bazar_d'%C4%B1stanbul.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-YKvBKOYBqHc/UxUJjclyQbI/AAAAAAAABbs/abWPos-cOQ0/s1600/Kapal%C4%B1_car%C5%9F%C4%B1_-_gran_bazar_d'%C4%B1stanbul.JPG" height="267" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 150%;">“<i>….Il bazar dove osta sahib
mi aveva detto di andare si chiamava Liaquat Bazar ed era in centro…</i>”</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 13pt; line-height: 150%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> </span></span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 13pt; line-height: 150%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un bazar è un'area
dedicata al commercio, costituita da un insieme di vie e larghi in cui
s'affacciano numerosi negozi. Originariamente significava "il posto dei
prezzi" e in Arabia prende il nome di “Suq”. E’ in Medio Oriente - in
Turchia, in Afghanistan, in Iran ma anche in Egitto - che troviamo il bazar per
antonomasia.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 13pt; line-height: 150%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tra i bazar più
conosciuti e maggiormente visitati abbiamo:<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoBodyText" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><span style="color: blue;">Il
Bazar di Tabriz</span></b> ,dell’omonima città, uno dei principali luoghi di
commercio del Medio Oriente, che è situato lungo la storica Via della seta, ed
è il più grande bazar coperto al mondo e che probabilmente risale a circa 1000
anni fa.<span lang="AR-SA" style="line-height: 150%; mso-ansi-language: AR-SA; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 13pt; line-height: 150%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Comprende circa 35 km di
passaggi coperti, più di 7000 negozi, 24 caravanserragli e 28 moschee.
L'attività principale è la lavorazione dei tappeti, ma anche quella degli
argenti e dei gioielli.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><span style="color: blue; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Il Bazar di
Khân el-Khalilî</span></b><span style="font-size: 13pt; line-height: 150%;">, il principale suq del Cairo vecchio e una
delle principali attrazioni turistiche, che a causa delle sue grandi dimensioni
è il secondo mercato più grande dell'intero Vicino Oriente. Offre tessuti,
pelli, vivande, spezie, gioielli tradizionali e profumi per i quali occorre
comunque a lungo trattare, secondo un costume diffuso in tutto il mondo
islamico. Vi sono anche numerosi caffè, ristoranti per tutti i livelli di
spesa, botteghe e carrettini in cui si vende il cibo tradizionale
egiziano.Troviamo anche la popolarissima moschea di al-Husayn e l'Università-Moschea
di al-Azhar.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><span style="color: blue; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Il Grande
Bazar d'Istanbul</span></b><span style="font-size: 13pt; line-height: 150%;">, il più grande bazar del mondo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 13pt; line-height: 150%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Bazar è sempre
affollato e pieno di turisti per l'intero orario di apertura. Si vende ogni
genere di spezie, tessuti e dolci, e si possono trovare anche botteghe
artigiane, come ad esempio quella del calzolaio.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 13pt; line-height: 150%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-size: 13pt; line-height: 150%;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Rebecca G.</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-35120877244651750372014-02-24T12:49:00.002-08:002014-03-03T02:16:04.661-08:00Gli Hazara al "Gor"<div class="MsoNormal" style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<b><i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-IjJ_HlC7YEk/Uwuvsw6cRyI/AAAAAAAABZY/2vGm2IZF5Jw/s1600/unnamed+(4).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-IjJ_HlC7YEk/Uwuvsw6cRyI/AAAAAAAABZY/2vGm2IZF5Jw/s1600/unnamed+(4).jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13pt; line-height: 26px;">“Ai Tagiki il Tagikistan, agli Uzbeki l'Uzbekistan </span></i><br />
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13pt; line-height: 26px;">e agli Hazara il Goristan, cioè la tomba”</span></i><i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13pt; line-height: 26px;">.</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 150%; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<i><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Questo è il detto di cui ci parla
Enaiatollah, un detto che lascia intuire tutto il disprezzo dei Talebani da cui
il popolo degli Hazara è continuamente succube. Abitanti in una regione nel
cuore dell'Afganistan, essi sono da sempre considerati delle bestie e degli
infedeli solo per i loro culti e le loro usanze. Dal modo in cui il
protagonista descrive e racconta ciò che vedeva nei quartieri di Quetta, e
soprattutto l'episodio in cui narra della drammatica sorte che toccò al suo maestro,
fa facilmente capire come la vita di questo popolo sia costantemente appesa ad
un filo. Vivono in una terra dove un uomo viene ucciso per aver contestato
l'ordine di un talebano. Vivono in una terra dove ai loro figli viene negato il
diritto di andare a scuola e, purtroppo, come afferma Enaiatollah: “<b><i>La
vita, senza la scuola, è cenere</i></b><i>”.</i></span><span style="color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L'influenza dei talebani, nella maggior
parte delle regioni dell'Afganistan, ha fatto sì che il popolo degli Hazara
venga estraneato ed escluso da tutto e da tutti. Nonostante essi siano
nient'altro che un semplice popolo di contadini, che non fa altro che cercare
di sopravvivere, hanno subito e continuano a subire terribili atti di crudeltà;
un semplice esempio può essere la distruzione dei Buddha di Bamiya (nel 2001), considerati
dai talebani “eresie” scolpite nella roccia. L'atto di grande coraggio che
il professore di Enaitollah compie per i suoi alunni, potrebbe essere preso
come esempio per combattere il terrore che invade l'Hazarajat. Bisogna
difendere ciò che è importante: i diritti che abbiamo tutti noi uomini; e anche
se questo desiderio di libertà, che tutti noi esigiamo, viene pagato con la
morte, tutti i sacrifici di coloro che lottano e che continueranno a lottare,
non sono e non saranno mai considerati vani.</span><span style="color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 17px; line-height: 26px;"><i>Mirea Matronicola</i></span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-48349782915768184432014-02-24T12:37:00.002-08:002014-03-03T02:16:15.687-08:00I Talebani<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-i0DKzG3M_08/Uwus1PYl9ZI/AAAAAAAABZM/is1q50dctoo/s1600/talebani_web--400x300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-i0DKzG3M_08/Uwus1PYl9ZI/AAAAAAAABZM/is1q50dctoo/s1600/talebani_web--400x300.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<i><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13pt; line-height: 26px;">“...uscire dal distretto o dalla provincia di Ghazni era estremamente pericoloso perché tra talebani e pashtun, che non sono la tessa cosa, no, ma a noi hanno sempre fatto del male uguale , dovevi stare stare attento a chi incontravi...”.</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Il
termine <i>talebani </i>o <i>talibani</i>, indica gli studenti delle
scuole coraniche (basate unicamente su testi sacri islamici) e la popolazione
fondamentalista presente in Afghanistan e nel confinante Pakistan. I talebani
che si sono sviluppati come movimento
politico-religioso/militare, con lo scopo di fare dell'Islam un emirato, dopo
una sanguinosa guerra civile hanno “governato” sull'Afghanistan, appoggiati diplomaticamente
da Emirati Arabi Uniti,Pakistan e Arabia Saudita, dal 1996 al 2001. Ostili ad
adattare la loro patria alle società più moderne del pianeta, i Talebani respinsero ogni tentativo d’interpretazione
che non fosse inquadrato nella più conservatrice tradizione islamica, adottando
un atteggiamento repressivo nei confronti degli oppositori. I talebani
godettero di un notevole appoggio da parte degli afghani di etnia pashtun, e
dei pakistani, ma quest'ultimi offrirono ai Talebani denaro e appoggi per
transitare attraverso i territori da loro controllati. I Talebani, che accettarono
l'offerta, conquistarono il paese un po' per volta.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;">Il 26
settembre 1996, i talebani conquistarono Kabul e fondarono l'Emirato Islamico
dell'Afghanistan, che venne riconosciuto da Pakistan, Emirati Arabi Uniti e
Arabia Saudita. I Talebani avversano ferocemente l'Islam sciita, al punto da
dichiarare gli afghani di etnia Hazara (di ceppo mongolo,i quali costituiscono
il 10% della popolazione) non musulmani.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><br /></span>
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%;"><i>Guido S.</i></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-42774319900095950702014-02-24T12:05:00.002-08:002014-03-03T02:16:26.454-08:00Il Buzul-bazi e gli altri giochi afghani<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-j7weIJ-Lvcw/UwulkD8dqbI/AAAAAAAABY8/z_FhDnYcBZ8/s1600/Kempten_Astragaloi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-j7weIJ-Lvcw/UwulkD8dqbI/AAAAAAAABY8/z_FhDnYcBZ8/s1600/Kempten_Astragaloi.jpg" height="356" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Si usano come dei dadi, ma sono frammenti d'ossa. Parliamo del Buzul-bazi</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #222222; font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #222222; font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">“<i>Ma avrei voluto tornare a casa, a Nava, a
giocare a Buzul-bazi con i miei amici</i>”</span><span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span><br />
<span style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #222222; font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il <b><i>Buzul-bazi</i></b>
è un gioco molto diffuso tra i bambini afghani, perché si può giocare in tutte
le stagioni, sia quando fa freddo, sia quando fa caldo, a differenza di altri
giochi che invece sono praticati solo in alcune stagioni. Questo gioco si
faceva con un osso ( l’aliosso) che veniva preso dalla zampa delle pecore
per poi farlo bollire, quindi era molto facile da realizzare per i
bambini afghani che vivevano nell’assoluta povertà. Si pensa che sia nato
in Asia Minore e che poi si sia diffuso in Grecia, dove ha preso il nome “<b><i>astragalo</i></b>”
e ,poi, nell’antica Roma e in Magna Grecia, dove invece veniva chiamato “<b><i>aliossi</i></b>”.
Si poteva giocare in molti modi, il più diffuso consisteva nel buttare gli ossi
a terra, dopo averli agitati nelle mani, e a seconda delle combinazioni
ottenute con essi si poteva decretare il vincitore, un po’ come il nostro
gioco dei dadi.</span><span style="color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Questo non
era l’unico gioco che intratteneva i lunghi pomeriggi dei fanciulli afghani.
Amavano e mano giocare anche con gli aquiloni, che iniziano a costruire verso
la fine dell’inverno, magari con l’aiuto dei loro esperti padri. Organizzavano
veri e propri tornei, ai quali potevano partecipare tutti e al termine di
essi si decideva il fortunato. Ovviamente anche il gioco del nascondino, adorato
dai bambini di tutto il mondo, era conosciuto anche in Afghanistan, però
veniva praticato solo nella bella stagione. Molti sono i libri che
narrano i giochi e i passatempi di questi bambini. Oltre a “<i>Nel mare ci sono i coccodrilli</i>”, c’è
anche “<i>Il cacciatore di aquiloni</i>”. I
bambini afghani, pur vivendo in condizioni miserabili, si accontentano di poco,
perché forse è proprio questo il segreto per essere felici. Molte volte viene
dimenticato da chi pensa che la felicità si trovi nell’ ultimo modello di
cellulare, in vestiti firmati o in chissà quale bene tecnologico
particolarmente costoso. Per questo trovo bello poter entrare nella mente di
quei popoli, che magari vivono lontani, che hanno usi e abitudini completamente
differenti da quelli occidentali, ma che però riescono ad essere sereni con
poco, ovvero con quello che hanno.</span><span style="color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span><br />
<i style="color: #222222; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; line-height: 26px;"><br /></i>
<i style="color: #222222; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; line-height: 26px;">di Lisa T.</i></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
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Unknownnoreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-2343524023041614627.post-85886870282323708242014-02-18T09:42:00.000-08:002014-02-18T09:43:01.543-08:00L'inizio di una nuova avventura. Ora....basta raccontarla<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-XBH-HcZA8Cc/UwOYGBhgErI/AAAAAAAABYI/v7h612mmlPg/s1600/nel-mare-ci-sono-coccodrilli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-XBH-HcZA8Cc/UwOYGBhgErI/AAAAAAAABYI/v7h612mmlPg/s1600/nel-mare-ci-sono-coccodrilli.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Scappare, sopravvivere, raccontare. E poi ricominciare a vivere.
Queste potrebbero essere le fasi salienti che il libro <i>Nel mare ci sono i coccodrilli</i> riesce a raccontare. Veloce e
immediato, uno stile a metà strada tra il reportage e la lettera, in sole 150
pagine si trovano emozioni in grado di tenere attaccato alle pagine adulti e
bambini, lettori seriali e principianti della lettura. Un buon libro per
cominciare un progetto che vuole avvicinare gli studenti di prima liceo alla
lettura. Non una lettura tradizionale e domestica, ma una lettura condivisa, in
classe, insieme. Una voce narrante, e molte teste pronte a seguire la lettura e
immedesimarsi in questa storia. Si parlerà di paura, di fuga, di vita, di amore
e di odio, di sentimenti e di fame. Un libro che aiuta chi lo legge a
comprendere quanto sia infinitamente incomprensibile la cattiveria umana, ma
allo stesso tempo quanto possa essere ancora più forte la capacità di reagire e
di sperare un futuro che, prima o poi, potrebbe offrire uno scenario migliore.
Nei prossimi post gli studenti della 1°cl del liceo Linguistico Pigafetta,
guidati dallo scrivente docente di lettere, approfondiranno e commenteranno i
temi incontrati durante la lettura. Dalla descrizione di luoghi, profumi e
sapori, agli approfondimenti su questioni politiche ed economiche collegate
alla storia narrata. Perchè un libro, oltre ad essere un piacere da leggere, è
anche un'occasione per conoscere meglio il mondo. E' così quando si tratta di
storie inventate, figuriamoci se non può esserlo anche quando la storia
raccontata è accaduta veramente. Ma non voglio anticiparvi nulla. Siete pronti?<o:p></o:p></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
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<div style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13pt; line-height: 150%;">Prof. Simone Ariot<o:p></o:p></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0